Sottoscritto l'accordo per i punti informativi

Pubblicato il 15 giugno 2021 • Pari opportunità

La Regione Piemonte con la Legge regionale 23 marzo 2016, n. 5” Norme di attuazione del divieto di ogni forma di discriminazione e della parità di trattamento nelle materie di competenza regionale” ha  promosso  l’istituzione di una Rete regionale contro le discriminazioni, con compiti di prevenzione e contrasto delle discriminazioni e assistenza alle vittime nel territorio regionale.

La Rete è costituita dal Centro regionale , presente il responsabile Enzo Cucco , contro le discriminazioni in Piemonte con funzione di coordinamento e di monitoraggio delle discriminazioni nel territorio regionale, dai Nodi provinciali  e dai Punti informativi.

La provincia  di Vercelli ha sottoscritto con  la Regione Piemonte il Protocollo di Intesa in materia di iniziative contro le discriminazioni già nel 2017 e lo ha  rinnovato lo scorso dicembre e pertanto è stata  ricostituita la Rete che vede 57 componenti tra i quali anche associazioni di categoria, agenzie formative, sindacati, ordine degli avvocati e dei giornalisti interessati al tema della prevenzione e del contrasto delle discriminazioni e 15 punti informativi che hanno seguito o seguiranno  un percorso di formazione di 32 ore organizzato dalla regione Piemonte.

 In particolare i Punti informativi, parte della Rete regionale contro le discriminazioni, sono attivati dai Nodi nell’ambito dei propri territori, attraverso la sottoscrizione di un apposito accordo, di concerto con il   Centro regionale. 

  Si occupano di accoglienza, ascolto e riconoscimento di situazioni discriminatorie nell’ambito della  propria attività ordinaria di contatto con persone a rischio di discriminazione; orientamento delle stesse al Nodo provinciale  di riferimento ed eventuale collaborazione col Nodo per l’individuazione di soluzioni.

“I Nodi provinciali con i Punti informativi , sottolinea  Lella Bassignana -  sono la prossimità alle potenziali vittime e la capillare diffusione di informazioni sul territorio.   

Dalla sua costituzione ad oggi,   dopo le difficoltà iniziali per far conoscere le attività del Nodo e grazie alla su presenza capillare sul territorio, le persone che si sono rivolte ai nostri sportelli sono progressivamente aumentate  Alcuni utenti si sono rivolti alla struttura provinciale per avere informazioni, altri hanno segnalato situazioni discriminanti.

I casi che abbiamo seguito in questo anno ad oggi sono 15 e le discriminazioni sono sulla disabilità, violenza sul luogo di lavoro, mobbing, etnia.Molti i tavoli tecnici che si sono attivati perché molte discriminazioni sono trasversali e coinvolgono più ambiti” 

“Il Nodo provinciale , ha affermato  Eraldo Botta Presidente della Provincia di Vercelli, 

ha saputo conquistarsi un ruolo importante come punto di riferimento e di risposta alle esigenze del territorio, per questo motivo l’amministrazione ha deciso di rinnovare il Protocollo con la Regione Piemonte.” 

 

“Il lavoro svolto in questi anni dal Nodo di Vercelli, continua Carlo Riva Vercellotti, Presidente I° Commissione regionale –  Programmazione; bilancio; pari opportunità,

 è stato ed è importantissimo nel contrasto alle discriminazioni tanto che grazie al Nodo sono riuscito a risolvere una discriminazione nei confronti di un disabile”. 

 

E’ anche  costituito un gruppo di lavoro interdirezionale contro le discriminazioni, coordinato dal Centro regionale contro le discriminazioni in Piemonte, con il compito di promuovere l’integrazione del principio di non discriminazione nella programmazione e nelle attività regionali. Il gruppo è composto tra gli altri da un rappresentante della Commissione regionale pari opportunità e la CRPO ha deliberato di indicare  Lella Bassignana che è membro  della CRPO. 

Alla sottoscrizione oltre ai Punti informativi erano presenti molte associazioni della Rete provinciale, S.E. il Prefetto dott.Francesco Garsia, il Vicario dott.ssa Cristina Lanini, il Questore dott. Maurizio Di Domenico, il Ten Col Gian Carlo Carraro.