Risorse idriche

Ultima modifica 9 febbraio 2023

Descrizione delle attività

1. GESTIONE DELLE RISORSE IDRICHE

Il Servizio Risorse Idriche si occupa dei procedimenti amministrativi per il rilascio delle concessioni di derivazione di acqua pubblica.

Sono soggette a concessione tutte le acque pubbliche superficiali e sotterranee, con esclusione:

  • dell'utilizzo domestico delle acque sotterranee: il proprietario del fondo o il suo avente causa, nel rispetto della normativa in materia di tutela ed uso del suolo, può utilizzare liberamente per usi domestici le acque sotterranee, comprensive di quelle di sorgente, estratte dal fondo stesso per una portata massima di 2 litri al secondo e comunque per un prelievo massimo di 5 mila metri cubi all'anno;
  • dell'utilizzo domestico delle acque superficiali scolanti su suoli o in fossi o in canali di proprietà privata;
  • dell'uso dell'acqua piovana raccolta in vasche e cisterne;
  • del riutilizzo delle acque reflue depurate;
  • dei prelievi ad uso collettivo destinati ad una generalità indeterminata di utenti, quali le fontane e i lavatoi pubblici, nonchè la costituzione di scorte antincendio realizzate dalle pubbliche autorità preposte alla tutela del patrimonio boschivo;
  • dei prelievi non destinati all'utilizzo della risorsa, fatto salvo quanto previsto dall'articolo 6 del D.P.G.R. 29 luglio 2003 n. 10/R e s.m.i.

Il procedimento per il rilascio di concessione è avviato ad iniziativa di parte, con la presentazione della relativa domanda.

Può presentare domanda di concessione chiunque (persone fisiche, in forma singola o associata, e persone giuridiche di diritto pubblico o privato) abbia necessità di utilizzare la risorsa idrica.

Il richiedente che per soddisfare il fabbisogno idrico connesso alla propria attività necessiti di più opere di presa, anche afferenti a diverse fonti di prelievo, presenta un'unica domanda di concessione, purchè l'utilizzazione sia finalizzata all'approvvigionamento della stessa unità aziendale, dello stesso impianto o della stessa rete.

Qualora piu' soggetti intendano utilizzare la medesima opera di presa, presentano un'unica domanda di concessione. A tal fine, i richiedenti possono costituirsi in consorzio, in comunione ovvero concludere appositi accordi individuando un mandatario per i rapporti con la pubblica amministrazione.

La domanda di concessione, unitamente al relativo progetto, è presentata alla provincia nel cui territorio insistono le opere di presa o la parte prevalente di esse ed è redatta secondo le specifiche indicate nell'allegato A del D.P.G.R. 29 luglio 2003 n. 10/R e s.m.i., in relazione alla tipologia di corpo idrico interessato dal prelievo.

Variazioni di titolarità delle concessioni di derivazione di acqua

La richiesta di variazione di titolarità della concessione è presentata congiuntamente dal cedente e dal subentrante a pena di decadenza entro sessanta giorni dal verificarsi dell'evento, mediante l'utilizzo della modulistica disponibile nel sito.

L'istanza, in bollo da € 16,00, va inoltrata all'Ufficio acque della Provincia di Cuneo e dovrà essere corredata della documentazione indicata al comma 1 dell'art. 31 del D.P.G.R. 29 luglio 2003 n. 10/R e s.m.i.

Al subentrante sono applicabili tutte le disposizioni dell'originario provvedimento di concessione e del relativo disciplinare.

Il soggetto cedente potrà richiedere la restituzione del deposito cauzionale presentando esplicita istanza, con allegato il modello "A" debitamente compilato, reperibile nella sezione modulistica.

Le utenze passano da un titolare all'altro con l'onere dei canoni rimasti eventualmente insoluti (comma 6 – art. 31 del D.P.G.R. 29 luglio 2003 n. 10/R e s.m.i.).

Allegati

Acque sotterranee

Il Servizio si occupa, ai sensi del D.P.G.R. 29 luglio 2003 n. 10/R e s.m.i., di:

  • istruire le istanze di concessione di derivazione da acque sotterranee;
  • rilasciare le Autorizzazioni alla ricerca di acque sotterranee (tramite pozzi e trincee drenanti);
  • rilasciare le concessioni a derivare;

Sono, inoltre, rilasciate le concessioni preferenziali da acque sotterranee sono normate dal Regolamento regionale 5 Marzo 2001, n. 4/R. (così come modificato dal Regolamento 1/R 2004) recante: 'Disciplina dei procedimenti di concessione preferenziale e di riconoscimento delle utilizzazioni di acque che hanno assunto natura pubblica '.

Tra le funzioni attribuite dalla norma vi è anche il controllo e vigilanza in caso di inosservanza delle disposizioni in materia di utilizzazione delle acque pubbliche e la gestione del conseguente iter sanzionatorio (D.Lgs. n. 152 del 3 aprile 2006, L.R. n. 3 del 27 gennaio 2009).

Acque superficiali e sorgenti

Ai sensi del Regolamento 10/R del 29 luglio 2003 e s.m.i. si intende per:

b) acque sorgive: qualsiasi emergenza delle acque sotterranee in superficie, ivi compresi i fontanili di pianura originati dalla fuoriuscita fino al piano di campagna delle acque di falda freatica in relazione alle particolari condizioni geomorfologiche e idrogeologiche locali;

e) acque superficiali: le acque di fiumi, torrenti, rii, fossi, canali, laghi, lagune e corpi idrici artificiali, con esclusione dei canali destinati all'allontanamento delle acque reflue;


2. PIANIFICAZIONE E SALVAGUARDIA DELLE RISORSE IDRICHE

  • Attività di coordinamento e segreteria del Comitato tecnico provinciale sez. Risorse Idriche e della commissione Dossier, sulla compatibilità ambientale del prelievo idrico (CAP).
  • Partecipazione per quanto tecnicamente di competenza alle attività dell'Organo Tecnico Provinciale nel quadro delle procedure di Valutazione di Impatto Ambientale previste dalla L.R. 40/98, nonchè quella riguardante i procedimenti integrati e le conferenze di servizio per nuove derivazioni d'acqua, sottoposte alle valutazioni degli impatti ambientali.
  • Applicazione dei risultati conseguiti dallo studio "Attività conoscitiva finalizzata alla tutela e valorizzazione del Fiume Sesia" in collaborazione con la Regione Piemonte nel quadro del Piano di tutela delle Acque per quanto riguarda i corpi idrici significativi (ex D.Lgs. 152/99) e con il Servizio Piano Territoriale nel quadro del PTP.
  • Utilizzo del modello idrologico informatizzato Mike Basin al fine di una più corretta pianificazione dell'uso plurimo delle acque in alta Valsesia.
  • Realizzazione del progetto di caratterizzazione idrogeologica dell'acquifero profondo della pianura vercellese al fine della pianificazione delle azioni di tutela delle risorse idriche destinate al consumo umano.


Cliccare sull'immagine per scaricare gli atti
del convegno riguardo la presentazione
dello studio il 16/12/2010.





 


NORMATIVE DI RIFERIMENTO


CARTOGRAFIA

SPESE ISTRUTTORIE

Delibera di Giunta Provinciale n.38874 del 24 settembre 2003

Delibera Giunta Provinciale 38874
20-10-2021
Allegato formato pdf
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